Cucurbitacee avariate

Cucurbitacee avariate

Meloni, zucche e cetrioli appartengono tutti alla famiglia delle Cucurbitacee. Sono molto utili all'uomo, ma bisogna prestare attenzione che non siano avariati.

La vostra Presidente (dico "vostra" perché con lei non condivido neppure il modo di pisciare) tende purtroppo ad "avariare" spesso la realtà, insomma spara più balle di un venditore di tappeti a Marrakech.

Nella lotta che noi Brigate Bolkestein conduciamo indefessi contro i ciarlatani ho deciso di fissare l'attenzione alle comunicazioni rese dalla Meloni alla Camera in occasione del Consiglio d'Europa del 29/30 giugno 2023.

Le pagine cui faccio riferimento sono quelle del rendiconto stenografico prelevabile dal link nella pagina del video della seduta. per semplicità procedo con uno schema Q&A.

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Al Consiglio europeo straordinario di febbraio scorso, grazie all’azione dell’Italia, finalmente è stato riconosciuto da tutti gli Stati membri e dalle istituzioni europee che la migrazione è una sfida europea

Ci sono ben 1052 riferimenti sul sito del Consilio d’Europa, il primo a far data dal 1 febbraio 2014
Fonte: Pagina di ricerca sul portale del Consiglio 

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Il vero nodo della questione, per noi, rimane uno: distinguere i migranti economici da chi ha diritto, invece, alla protezione internazionale.

L’Italia ha bisogno di migranti economici per riequilibrare la piramide demografica. Inoltre non è una “questione” riconoscere il diritto alla protezione internazionale, è una incapacità dell’amministrazione italiana non riuscire a smaltire le domande (del livello di inefficienza di MinInterno se ne è reso conto chi doveva rinnovare il passaporto).

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Voglio dire che sono fiera di essere arrivata alla guida di questa Nazione quando era lanciata a folle velocità verso la cancellazione dei confini nazionali.

Affermazione priva di riscontri. Fa cinema.

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arrivando perfino a legittimare chi sperona le navi dello Stato italiano (riferimento al caso Sea Watch).

La Meloni omette di osservare che la faccenda è stata DEFINITIVAMENTE conclusa con la sentenza della Cassazione n. 6626/2020
P10 della sentenza:

La verosimile esistenza della causa di giustificazione è stata congruamente argomentata. In questo ambito, il provvedimento ripercorre, necessariamente, le fonti internazionali (Convenzione per la salvaguardia della vita umana in mare, SOLAS- Safety of Life at Sea, Londra, 1974, ratificata dall'Italia con la legge n. 313 del 1980; Convenzione SAR di Amburgo del 1979, resa esecutiva dall'Italia con la legge n. 147 del 1989 e alla quale è stata data attuazione con il D.P.R. n. 662 del 1994; Convenzione UNCLOS delle Nazioni Unite sul diritto del mare, stipulata a Montego Bay nel 1982 e recepita dall'Italia dalla legge n. 689 del 1994), sia allo scopo di individuare il fondamento giuridico della causa di giustificazione, identificata nell'adempimento del dovere di soccorso in mare, sia al fine di delinearne il contenuto idoneo a scriminare la condotta di resistenza.

 

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Per questa ragione voglio dire con serenità, ma anche con chiarezza, che non reputo utile all’Italia alimentare in questa fase una polemica interna su alcuni strumenti finanziari, come ad esempio il MES.
L’interesse dell’Italia oggi è affrontare il negoziato sulla nuova governance europea con un approccio a pacchetto, nel quale le regole del Patto di Stabilità, il completamento dell’unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria si discutano nel loro complesso
.

 

Su tutta la faccenda del MES la maggioranza ha sfoggiato le peggiori capacità "ballistiche". Portata dello strumento, rilevanza per stati (come l'Italia) con elevato rapporto debito/PIL, e quindi rischi di sostenibilità del debito, condizioni di partecipazione sono noti da tempo, così come i pareri favorevoli di tutti gli organi tecnici dello Stato, dalla Banca d'Italia al Ministero dell'Economia.

Governo e maggioranza non possono accampare scuse di ignoranza. Sono in chiara malafede. Si tratta di capire quanto sono cialtroni:

1) sono medio-cialtroni, ovvero pensano e sperano di fare i "furbetti del quartierino" scroccando qualche condizione di favore

2) sono totalmente cialtroni, ovvero sono disposti a mettere a repentaglio i conti pubblici italiani pur di non dovere rendere conto del proprio operato

La polemica è tutta interna alla maggioranza. Tutti i paesi aderenti all’Euro hanno già ratificato la riforma del MES come risulta da questo prospetto.

Lo strumento è stato vagliato, anche duramente, nei paesi parteipanti, ad esempio dalla Corte Costituzionale tedesca, che ha cassato come prive di fondamento le obiezioni portate alla sua attenzione riguardo la riforma dello strumento.

Inoltre, la riforma era stata già negoziata ed approvata dal Governo italiano nelle riunioni tra il 27/2/2021 e 8/2/2021, a conclusione di una trattativa iniziata nel 2019. I dettagli del percorso di adozione sono illustrati nel portale del MES.

Meloni usa l’artificio retorico del benaltrismo, che non si bevono neppure nel consiglio comunale di Pescifritti, spostando la questione su una riforma globale delle regole finanziarie europee. Alla Meloni e al Parlamento è stato ben spiegato in più sedi cosa sia il MES e quale ne sia lo scopo. Mistificarlo non è ignoranza ma malafede.
Le modifiche sono contenute in questo documento (in italiano) 

Ma scopo dello strumento e linee di riforme erano note alla Camera da dicembre 2019, ovvero dall’audizione del Governatore BdI Visco

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Certo, i cittadini degli Stati dell’Eurozona avevano quasi dimenticato cosa fosse l’inflazione. Ora, è tornata a colpire le nostre economie e ci ricordiamo di come sia un’odiosa tassa occulta, che colpisce soprattutto i meno abbienti e chi ha un reddito fisso, dai lavoratori ai pensionati. Per questo è certamente giusto combatterla con decisione, ma la semplicistica ricetta dell’aumento dei tassi, intrapresa dalla Banca centrale europea, non appare agli occhi di molti la strada più corretta da perseguire, considerato che nei nostri Paesi l’aumento generalizzato dei prezzi non è figlio di un’economia che cresce troppo velocemente, ma di fattori endogeni, primo fra tutti, la crisi energetica causata dal conflitto in Ucraina. Non si può non considerare il rischio che l’aumento costante dei tassi finisca per colpire più le nostre economie che l’inflazione.

La posizione della Meloni dimostra una totale ignoranza e confusione. 
NB: l’inflazione piace ai governi incapaci perché riduce il valore del debito, e (in un sistema fiscale progressivo) crea gettito aggiuntivo con il meccanismo del “fiscal drag”. Quindi toglie risorse ai cittadini per trasferirle allo stato.
Punto chiave, da cui si evince che la vostra PdC non capisce un cazzo, quando asserisce che l’inflazione è causata da “fattori endogeni, primo fra tutti, la crisi energetica causata dal conflitto in Ucraina”. Ha descritto un classico fattore esogeno, a meno che non abbiamo annesso l'Ucraina o la Russia all'Italia a insaputa di tutti.
Secondo punto: inefficace curare inflazione con aumento tassi. Va contro tutte le conoscenze economiche. Detta da uno studente universitario ne causerebbe la bocciatura istantanea senza altre domande. Ma non solo: è contraria alla evidenza empirica, anche nel caso attuale. Come vedete la ricetta BCE funziona, ha abbassato del 50% l'inflazione, e con esiti ridotti sulla disoccupazione (tanto che la vostra si vanta dei risultati italiani).

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il commercio, per essere davvero vantaggioso per tutte le parti, deve essere non solo libero, deve essere anche equo.
Ma oggi, più pragmaticamente, dobbiamo prendere atto che quella cinese e quella europea sono economie per molti aspetti interdipendenti, il cui rapporto è stato spesso viziato da pratiche distorsive e dovrebbe, invece, evolvere verso standard e regole comuni.

Condivisibile, ma allora perché vengono difesi tutti gli interessi corporativi, dai taxisti, ai balneari, che chiaramente creano cartelli di prezzo e condizioni di offerta controllata che pregiudicano gli interessi dei consumatori?
Le pratiche distorsive viziano in primis l’economia italiana e sono una delle prime concause della trentennale perdita di competitività (e di salari).

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A loro, e a tutti i cittadini italiani che ci seguono, voglio dire che, in tutti i consessi europei e internazionali, viene oggi riconosciuto all’Italia il ruolo di una Nazione solida, di una Nazione credibile, di una Nazione affidabile, forte delle sue ragioni e dei suoi interessi, forte della sua tradizione di dialogo e del suo ruolo geopolitico.

Basta visionare gli audiovisivi del Consiglio d’Europa per capire che questi scappati di casa, a parte i contatti obbligatori, se li inculano solo gli ungheresi (salvo poi fotterseli alla pecorina quando fa loro comodo).

Successivamente al dibattito, guardatelo se volete, a me interessava focalizzare sulla inaffidabilità del PdC, Meloni risponde ad alcune delle contestazioni ricevute. Andiamo quindi più avanti nel resoconto stenografico.

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i dati che mi interessano, sono quelli relativi all’economia e i dati dicono che la Nazione, che negli ultimi anni è stata fanalino di coda per crescita in Europa, oggi è stimata per essere la Nazione che crescerà di più.

Questo è vero, ma la inversione di tendenza è a partire dalla fine del primo lockdown, quando l'Italia era lo stato più danneggiato dalle NPI's (non -pharmaceutical Interventions) tipo lockdown. Parte della crescita è sicuramente imputabile ai bonus edilizi (che però sono costati più di debito che di crescita) e alle prime misure di innovazione normativa del PNRR adottate dal Governo Draghi. Se anche il +0,6% tendenziale annuo fosse tutto merito del Governo Meloni, e fosse confermato, l'ultima cosa che dovrebbe fare un Governo serio è sedersi sul risultato. Vanno incassati e messi a beneficio i fondi maturati dall'Italia sul NGEU/PNRR e soprattutto vanno adottate le misure di efficientamento dell'economia, che sembrano bestemmia alle orecchie corporative dei destri.

In tabella tassi di crescita annualizzati (Eurostat):

TIME_PERIOD DE EA19 ES EU27_2020 FR IT
2018-Q1 -0,6 0 0,4 0,1 0 -0,1
2018-Q2 0,7 0,5 0,6 0,6 0,4 0
2018-Q3 -0,8 0 0,5 0,1 0,5 0,1
2018-Q4 0,8 0,6 0,7 0,7 0,5 0,3
2019-Q1 0,7 0,6 0,6 0,7 0,7 0,2
2019-Q2 -0,2 0,3 0,3 0,4 0,7 0,2
2019-Q3 0,1 0,2 0,3 0,3 0,1 0,1
2019-Q4 0,3 0 0,2 0,1 -0,4 -0,8
2020-Q1 -1,4 -3,3 -5,5 -2,9 -5,3 -5,8
2020-Q2 -9,5 -11,4 -17,8 -11 -13,1 -12
2020-Q3 9 12,2 16,6 11,3 17,4 14,2
2020-Q4 0,6 -0,2 -0,1 0 -0,7 -0,7
2021-Q1 -1,5 0 -0,2 0,3 0 0,5
2021-Q2 1,9 1,9 1,4 1,9 1 2,5
2021-Q3 0,8 2,2 3,1 2,1 3,1 2,9
2021-Q4 0 0,5 2,3 0,7 0,5 0,9
2022-Q1 1 0,7 -0,5 0,8 -0,1 0,1
2022-Q2 -0,1 0,8 2,6 0,7 0,5 1
2022-Q3 0,5 0,4 0,4 0,4 0,2 0,4
2022-Q4 -0,5 -0,1 0,5 -0,2 0 -0,1
2023-Q1 -0,3 -0,1 0,6 0,1 0,2 0,6

E tasso di recupero cumulato dal danno COVID (2019Q4=100)

TIME_PERIOD DE EA19 ES EU27_2020 FR IT
2019-Q4 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00
2020-Q1 99,65 99,18 98,63 99,28 98,68 98,55
2020-Q2 97,28 96,35 94,24 96,55 95,45 95,59
2020-Q3 99,47 99,29 98,15 99,28 99,60 98,98
2020-Q4 99,62 99,24 98,13 99,28 99,43 98,81
2021-Q1 99,25 99,24 98,08 99,35 99,43 98,93
2021-Q2 99,72 99,71 98,42 99,82 99,68 99,55
2021-Q3 99,92 100,26 99,18 100,34 100,45 100,27
2021-Q4 99,92 100,39 99,75 100,52 100,58 100,50
2022-Q1 100,17 100,57 99,63 100,72 100,55 100,53
2022-Q2 100,14 100,77 100,28 100,90 100,68 100,78
2022-Q3 100,27 100,87 100,38 101,00 100,73 100,88
2022-Q4 100,14 100,84 100,51 100,95 100,73 100,85
2023-Q1 100,06 100,81 100,66 100,98 100,78 101,00

 

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secondo un metro che non è stato in passato utilizzato da me, ma da altri, quello dello spread, avete oggi una situazione di tranquillità sui mercati finanziari maggiore di quella che si aveva lo scorso anno.

Anche perché i mercati pensano che non siate così deficienti da privarvi di uno strumento di copertura come il MES

La affermazione non sembra però suffragata dai dati. Sembrerebbe trattarsi di normali oscillazioni (lo spread, notate, è aumentato quando si è manifestata la crisi del Governo Draghi).

Il problema è che la inaffidabilità della politica italiana non si manifesta solamente verso la Germania. Gli italiani pagano i tassi di interesse più alti di tutti in Eurozona.

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era un principio che è scritto nei trattati e che non è stato applicato sempre, ovvero il principio di sussidiarietà: non si occupi Bruxelles di quello di cui si può meglio occupare Roma e non faccia Roma da sola quello per cui serve Bruxelles.

Appunto, in un mercato unico caratterizzato da forti interdipendenze tra le economie è impensabile che il governo della moneta e dei tassi, e il prerequisito della stabilità finanziaria minimale dei conti pubblici siano lasciati ai singoli stati.

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Mentre sul MES - così approfitto partendo dal primo che ne ha parlato, appunto l’onorevole Rosato, ma è stato citato da altri - io nel merito non ho cambiato idea, ma quello che vi ho chiesto e posto stamattina non è un tema di merito, è un tema di metodo, che non dipende dall’idea che ciascuno di noi ha sulla utilità o meno del MES e sulla capacità salvifica dello strumento. Si tratta di capire, non per me, ma per questo Parlamento, che è chiamato - perché questo è il suo ruolo - a difendere l’interesse nazionale italiano, se questo sia il momento per discutere questa materia. Questa è la questione che vi pongo, indipendentemente da quello che si può pensare. Ha senso che noi procediamo a una ratifica senza conoscere quale sia il contesto? Senza conoscere come lo strumento del quale stiamo dibattendo s’inserisce nella logica più generale? Senza sapere qual è la riforma della governance del Patto di stabilità? Senza sapere che cosa è accaduto sull’Unione bancaria? Senza sapere che cosa è accaduto sulla garanzia dei depositi? 

Un sacco di balle:

  • Il MES è uno strumento indipendente dal Patto di Stabilità
  • È stato valutato positivamente da tutti i paesi partecipanti, dalle agenzie di rating e anche dal MEF italiano.

Su questo basta esaminare il Dossier parlamentare e la Nota breve del MEF-Direzione del Tesoro

D'altronde i parlamentari non leggono: dicono signorsì al loro capobastone e votano di conseguenza.

Conclusioni

La vostra presidente del consiglio è affidabile quanto un preservativo bucato. Se aveva già impunemente sostenuto che Ruby rubacuori era la nipotina di Mubarak, può tranquillamente sostenere che il MES è contrario agli interessi della "nazione" (ma cazzocentra la "nazione") e che l'Italia neo-sfascista è apprezzata e riverita su tutto il globo terracqueo. Il problema è di chi le crede.

Un vantaggio indiscutibile dobbiamo riconoscerlo alla Meloni: l'inconsistenza e l'irrealtà di una opposizione che veste ancora l'eskimo.