Clausola/e di salvaguardia: incularella di Stato

Clausola/e di salvaguardia: incularella di Stato

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Tra le grane da affrontare dal prossimo Governo, sia GialloVerde, GialloRosso, Grigio o a Pois c'è la supercazzola dell'aumento dell'IVA dal 10 al 13% e dal 22 al 25 (poi 26,2%).

L'aumento è legato alle "Clausole di salvaguardia" che, se non si troverà una riduzione si spesa e/o non aumenteranno le tasse per 25 miliardi, scatteranno automaticamente dal 1 gennaio. NMB (nota molto benissimo) i numeri li cito non un anno sull'altro ma sul periodo di 3 anni, per valutare l'eredità, o meglio la sola, lasciata in eredità. I numeri sono ricavati dalle relazioni tecniche della Camera dei Deputati.

Al solito le informazioni dei media sono piuttosto carenti, cerco di fare il punto. Se siete miscredenti (e me lo auguro) verificate le fonti. L'immagine di fondo è quella di una  mitica vignetta di Reiser, compianto vignettista di Charlie Hebdo, che mi ha suggerito anche il titolo. Non tutti hanno però "spinto" allo stesso modo.

In principio fu VolTremont: Giulio dei miracoli rifila ai successori 40 miliardi di pagherò (Art.40 DL 98/2011 modificato L.111/2011 comma 1-quater), + aumento IVA del 17/09/2011 (un sabato, giorno di spesa)

Le clausole di salvaguardia sono state una "invenzione" del past Minister Giulio Tremonti. Siamo nella folle estate del 2011, in mezzo al colpo di coda della crisi iniziata nel 2007, con un Berlusconi Presidente del Consiglio temporaneamente assorto tra le mutandine delle Olgettine e i suoi strascichi giudiziari, e una maggioranza uscita fortissima dalle urne del 2008, ma che dopo la defezione di Gianfranco Fini si regge sui vari Razzi, Scilipoti, e i loro "Responsabili".

In questo contesto era impossibile poter dare risposte concrete a mercati in apprensione dopo i default del debito Greco. All'epoca la BCE non aveva ancora disponibilità né del Fondo Salvastati, né degli strumenti preventivi del QE ecc.

Tremonti, non nuovo alla finanza creativa (suo l'8 per mille, che aiutò non poco il concordato Italia-Stato Vaticano del 1984) si inventò una specie di Cambialona fiscale."Se non taglie-remo la spesa, giuro che taglie-romolo ...)

L'idea di base (segnatevela, che poi verrà riesumata) è questa: gli italiani tra detrazioni (per spese sanitarie, istruzione, recupero edilizio) e deduzioni (contributi, assegni al coniuge) risparmiano 161 miliardi di tasse all'anno. Se gliene tagliamo un 20% si arrabbieranno con il commercialista e basta. Quindi iniziamo con un 5% e passiamo poi al 20%. mal che vada incassiamo la metà, da cui un risparmio di 4 miliardi per il 2012, 16 per il 2013 e 20 dal 2014 in poi. Totale 40 cucuzze.

Credibile come la devozione del Capitone al Cuore Immacolato di Maria. Per questo e (tanto) altro, ad ottobre 2011 nessuno comprava più BTP e Napolitano chiamò d'urgenza Monti (e la Fornero) a pulire le cagate altrui. Ovviamente a nostre spese, ci mancherebbe.

Il compitone dei Professori. Trasfusione di sangue ma senza suturare la ferita. (Art.18 DL 201/2011 e Art.L.228/2012 Art.1 Comma 480), siluro ridotto da 40.000 a meno di 11.000€ (di cui 4 poi incassati con l'aumento IVA del 1 settembre 2013)

Per fare qualcosa di più serio si passò la "sola" al Governo dei Professori, che, senza paracadute e in un paio di settimane, agì sulla maggiore voce di spesa italiana. le pensioni (Aaaahhh la Fornero!!!) per recuperare credibilità sui numeri, e diede una potata senza  precedenti, tra IMU e varie, per fare cassa subito ("scrap the barrel").

Prevedendo effetti devastanti della revisione delle detrazioni, Monti & C. convertirono la "sola" da imposte dirette ad imposte indirette; la clausola di salvaguardia passa all'IVA.

Il compito fu assolto, ma il riproporsi delle "salvaguardie" a 8 anni di distanza dimostra che la lezione non è stata sufficientemente incisiva ... oppure che i discenti si sono rivelati incorreggibili somari.

Letta, quando era ancora sereno (Art.1 Comma 427 L.147/2013). Sostanziale pareggio, si incassa il siluro da 11.000, 4 ce li rigira, e lo si ripropone di 12.600

Qui la faccenda è un poco più sottile, vengono scontati risparmi da spending review dall'operato del Commissario Cottarelli per questi importi (per omologare le cifre non considero il 2017):

2014 2015 2016 2017
718 3600 8300 11300

Enrico Letta, come noto, restò sereno per ben poco tempo, incastrato prima dalla "inagibilità" di Berlusca ex Legge Severino, poi dall'ansia di Matteo Renzi di capitalizzare una situazione finanziaria oramai considerata "normalizzata".

Ottobre 2013: Berlusca ritira i suoi (rimangono Alfano, la Lorenzin e i loro), Febbraio 2014 Renzi incassa. 

Renzi tenta il tutto per tutto: Europee, Riforma costituzionale, ricchi premi e cotillons (qui vediamo gli effetti finali) (L.208/2015 Art. 1 c.718). Rinviati al mittente 35 miliardi

E pensare che era partito pure peggio, la finanziaria 2015 era un mezzo suicidio, con 72 miliardi di salvaguardie, tra detrazioni (16), accise (2) e 54 di IVA.

Poi un poco di ripresina ha consentito di ridurre il siluro alla metà.

Intermezzo Gentiloni (L.205/2017 Art.1 Comma 2) Da 35 a 31 miliardi.

Gentiloni svolge il compitino, e riesce a ridurre di un 10% la diseredità renziana in due anni abbastanza tranquilli, ma troppo vicini alla scadenza elettorale per consentire scelte coraggiose.

L'onagrocrazia populista e il doppio siluro (Art.1 commi 2-5 L.145/2018) 80 miliardi in diseredità (più spese notarili)

Quando la merda sale lo scranno, se non fa puzza, fa danno. Ebbene il governo del popolo bue supera qualsiasi somarata mai vista in passato, e con misure del tutto incompatibili con una gestione finanziaria da normodotati riesce a riportare le clausole di salvaguardia triennali da 31 a 80 miliardi di Euro, di cui un 25 scattano al primo gennaio 2020.

L'intera Legge di Bilancio 2019 è un libro dei sogni, appena attenuato dal golpe di dicembre che ha corretto i "numerini" (che sugli ordini di grandezza italiani sono decine di miliardi a botta).

La procedura di infrazione alle norme UE di prudente amministrazione viene sospesa con un compromesso, e si decide di rivedere tutto a metà 2019.  I numeri italiani puzzano come i piedi di un maratoneta.

Il "padulo" di ritorno - gli impegni di Tria e Conte con la UE.

A giugno 2019 Tria e Conte vengono contattati per il follow up della cacata di fine anno. Ovviamente i conti non tornano, se non per due aspetti: reddito di cittadinanza e quota 100 sono decisamente sotto le previsioni di spesa. Decidono di congelarle (Art.1 DL 61/2019), e promettono che le ridurranno anche per il 2020. Quindi chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato.

Non solo: risalta fuori la tabellina di Tremonti, quella con i tagli alle detrazioni e deduzioni fiscali (tax expenditures). Ma stavano scherzando, in realtà hanno in mente misure bellissime e innovative che risolveranno ogni problema.

Pepperoni finance: Art.1 commi 2 e 3 L. 160/2019

L'estate 2019 ci ha regalato la scena madre della electio precox di Salvini &C. In un esilarante cambio della guardia ai peperoni gialloverdi si sostituiscono i giallorossi. La eccelsa qualità del nuovo governo si rivela subito nella abilità nel gioco delle 3 clausole. Viene disinnescata la clausola di 23.072€ sul 2020, ma vengono innescate clausole sugli anni successivi per 75 miliardi nei 3 anni successivi, ma ben 129 miliardi a 5 anni.

Postilla

Qualche fenomeno vi sta raccontando che con un poco di Fart tax o un Volemose bene si risolve tutto. "Quelli che, con una bella dormita passa tutto, anche il cancro" cantava Jannacci.

Seconda postilla: non ho citato le richieste di Bruxelles e bla bla bla. Il motivo è semplice: Bruxelles può essere un termometro, ma il rischio è ben altro. Chi ci compra i BTP se spariamo troppe cazzate? Secondo me i mercati li stanno aspettando con il colpo in canna:

 

Non credetemi, verificate voi stessi