Il naufragio della Querina: veneziani nel circolo polare articoNutrimenti, 2007 - 101 pagine La Querina, nave mercantile veneziana, parte nel 1431 da Creta, al comando di Pietro Querini, con sessantotto uomini di equipaggio. È diretta nelle Fiandre, ma a destinazione non arriverà mai. Doppiato Capo Finisterre, viene spinta a nord dai venti contrari. Poi la tempesta comincia la sua opera di distruzione. Spezza il timone, strappa le vele. La nave si frantuma sotto gli attacchi del mare. Finché si comincia a morire. Pochi resistono a tutto e approdano, nove mesi dopo la partenza, su un isolotto delle Lofoten, in Norvegia. Qui restano per un mese, fin quando, ridotti a undici, vengono miracolosamente salvati da alcuni pescatori. Al ritorno a Venezia, Pietro Querini, Nicolò de Michiele e Cristofalo Fioravante consegnano ai posteri il racconto della loro avventura: la sorte avversa, le sofferenze, ma anche lo stupore di fronte a uno stile di vita, quello degli abitanti delle Lofoten, lontano dalle corruzioni della civiltà. E poi la scoperta dello stoccafisso, una specialità che sarà proprio Querini - così vuole la tradizione - a consegnare alla gastronomia veneta. Una cronaca che conserva intatto il fascino originale e, grazie a un prezioso lavoro di riscrittura, ripropone ai lettori di oggi una grande storia di mare. |
Sommario
Introduzione pag | 9 |
Nicolò de Michiele e Cristofalo | 15 |
Pietro Querini pag | 45 |
Copyright | |
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Parole e frasi comuni
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